Attilio Brilli - Quando viaggiare era un'arte
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Attilio Brilli - Quando viaggiare era un'arte
Il romanzo del Gran Tour
Società editrice il Mulino - 1998
Intersezioni 143
brossura
pagine 186
isbn 88-15-04848-0
dalla 4° di copertina: In un'epoca in cui ci si muove e ci si sposta senza tregua, che ne è dell'arte del viaggiare? Le civiltà più colte l'hanno sempre praticata come una delle "belle arti": il Grand Tour, intrapreso per oltre due secoli dai rampolli dell'aristocrazia europea e dai maggiori intellettuali in funzione di accompagnatori, ne è la nota codificazione didattica. Il viaggio d'istruzione che ha come fine la formazione del giovane gentiluomo tramite il confronto del noto con l'ignoto, del familiare con l'estraneo, e che in senso più, ampio risponde all'esigenza, come vuole Montaigne, di "strofinare il proprio cervello contro quello degli altri", è una pratica che caratterizza l'età moderna. E appunto della dimensione storica e letteraria del viaggio che tratta questo libro, compresi gli aspetti tanto romanzeschi quanto misconosciuti del viaggio materiale. Nel ricostruire la storia artistica e letteraria del Grand Tour e prendendo in considerazione anche i mezzi di trasporto del tempo e i vari sistemi d'ospitalità, l'autore si interroga sul ruolo e il destino del viaggiatore nel mondo contemporaneo, quasi a verificarvi la perdita di un'affascinante occasione d'avventura intellettuale e di una nobilissima arte.
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